Buone Notizie per Son: gli architetti

Buone Notizie, l’inserto del Corriere della sera dedicato al terzo settore, tra il dicembre 2017 e il gennaio 2018, ha dedicato la campagna di crownfunding “L’iniziativa del mese” al progetto Abitiamo. Riviviamo la campagna di Buone Notizie attraverso i cinque articoli pubblicati. Qui l’intervista agli architetti che hanno realizzato il progetto.

Gli architetti della Cascina Son: «Il progetto parte dalle persone»

di Fausta Chiesa

Gli appartamenti per i genitori e quelli, comunicanti, per i figli con disabilità sorgeranno al posto delle «infrastrutture» di quella che un tempo era un’azienda agricola: la stalla, il fienile, il ricovero degli attrezzi. Mentre la vecchia casa colonica ospiterà le sedi operative delle associazioni Speranza Oltre Noi (Son) e Amici Casa della carità. Al primo piano ci sarà un appartamento per l’autonomia, dove persone con fragilità potranno essere accolte temporaneamente.

La cascina del progetto «Abitiamo il futuro», destinato a creare una residenza condivisa per le persone con disabilità in un’ottica di «relazione» con il quartiere Adriano a Milano, prende forma: i due architetti Stefano Tropea (a destra nella foto) dello studio B22 e Carlo Venegoni (a sinistra) sono al lavoro. La cascina San Carlo risale al 1913 ed è stata costruita dal nonno di una delle tre famiglie che qui verrà ad abitare. «Si tratta di un progetto particolare – dice Carlo – perché è un lavoro sugli edifici ma anche sulle persone e sulla comunità. Prima abbiamo individuato i bisogni delle famiglie, poi abbiamo pensato alla progettazione».

Le esigenze sono quelle di tre coppie di genitori con più di 70 anni che devono preparare il futuro in autonomia dei figli che hanno problemi . «Sono tutti appartamenti autonomi – spiega Stefano – che guardano su un cortile comune. Abbiamo posto grande attenzione alle finestre, studiate in modo tale che da dentro si possa vedere fuori, ma non il contrario. Questo perché la privacy è una cosa molto sentita dai ragazzi che hanno disabilità soprattutto mentali. Metteremo anche lucernai per prendere la luce dal cielo».

Ogni appartamento avrà una stanza di supporto al primo piano per ospitare eventuali familiari o badanti. Poi ci sarà una lavanderia. L’altra «parte» del progetto sono gli spazi aperti anche «al pubblico». Uno spazio polivalente di 80 mq che potrà diventare un auditorio da 50 posti o una grande sala da pranzo e una tisaneria con cucina professionale che potrà ospitare corsi di formazione. Spazi a disposizione delle famiglie, ma anche dagli altri abitanti del quartiere Adriano e dalla città di Milano per vivere in comunità. Buone Notizie questo mese sostiene questa iniziativa: le donazioni permetteranno di acquistare la cascina, di allargarla e ristrutturarla.

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