Buone Notizie per Son: le famiglie

Buone Notizie, l’inserto del Corriere della sera dedicato al terzo settore, tra il dicembre 2017 e il gennaio 2018, ha dedicato la campagna di crownfunding “L’iniziativa del mese” al progetto Abitiamo. Riviviamo la campagna di Buone Notizie attraverso i cinque articoli pubblicati. Qui l’intervista alle famiglie promotrici del progetto.

Liliana e Luciano: «I nostri figli? Dopo di noi con voi nel quartiere»

di Fausta Chiesa

Ci sono Luciano, 75 anni, e Liliana, 78 (nella foto). Entrambi hanno un figlio con problemi psichiatrici o psicologici ed entrambi hanno la stessa preoccupazione: dove andrà a vivere il loro unico figlio, adesso che l’età per loro avanza e le prospettive di vita non sono eterne? «Mia moglie ha 69 anni – dice Luciano – e il problema che ci stiamo ponendo da tempo è a chi lasciare il nostro ragazzo. Io sono figlio unico, mia moglie ha tutti i fratelli più anziani: dove andrà dopo di noi? Lui non vuole tornare in comunità, dove ha vissuto prima che noi lo adottassimo. Vorremmo che continuasse ad avere una sua indipendenza come adesso e a vivere nel luogo abituale: questo per la sua serenità. La nostra speranza è che nostro figlio possa vivere serenamente dove abbiamo sempre vissuto, a Milano nel quartiere Adriano. Mio figlio lo conosce bene , esce anche da solo». Liliana è vedova e ha il Parkinson: anche lei fra poco avrà bisogno di aiuto. «Da sempre abitiamo nel quartiere Adriano e mio figlio, che ha 50 anni e problemi psicologici, è conosciuto da tutti. Gli piace parlare, è un chiacchierone. Vorrei che rimanessimo qui».

La soluzione sognata, i genitori, la stanno progettando assieme e grazie all’aiuto dell’Associazione Amici Casa della Carità, che è qui nel quartiere e ruota attorno al lavoro di don Virginio Colmegna. Luciano, Liliana e altre due famiglie si sono riunite nell’associazione «Son» (Speranza Oltre Noi) e hanno creato il progetto «Abitiamo il futuro» che punta a ristrutturare una cascina vicina che ospiterà appartamenti per le famiglie, un appartamento collettivo (dove andrà ad abitare Davide, 32 anni, che fa vari lavoretti per la Casa della Carità) e spazi comuni da condividere con gli abitanti del quartiere e con i cittadini che vorranno venire alle iniziative che saranno organizzate. «Mi sento tranquilla perché mi sento protetta – dice Liliana – stiamo lavorando tutti assieme per farlo diventare un luogo partecipato, un villaggio di comunità». La notizia del progetto si è sparsa e – dice don Colmegna – «molte famiglie con figli con problemi ci stanno chiedendo di incontrarle».

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